Le 228 persone a bordo dell’ormai famoso Airbus A330 di Air France per il volo Rio-Parigi, inabissatosi nell’Oceano Atlantico il 1 giugno del 2009, ci hanno impiegato dai tre e mezzo ai quattro minuti per morire mentre il velivolo procedeva in picchiata verso l’acqua. Sono le conclusioni cui è pervenuto l’Ufficio di Inchiesta e Analisi (Bureau d’enquetes et d’analyses) dell’aviazione francese, a seguito di una prima valutazione delle scatole nere, che nel maggio scorso sono state ripescate dal fondale a 3500 metri di profondità. Ciò in attesa del verdetto definitivo, atteso per questo mese di luglio.

L’autorevole opinione è stata espressa dagli esperti sulla base delle registrazioni delle conversazioni nella cabina di pilotaggio. Al momento sembrerebbe che la sciagura sia stata provocata da un mix di guasto tecnico ed errore umano. Ben poco, dunque. Le stesse famiglie delle vittime hanno emesso un comunicato che mette in evidenza il fatto che siano state precisate le circostanze senza alcuna analisi delle cause. Per l’esattezza, poco dopo l’arrivo in una zona di turbolenza più violenta del previsto, a seguito della riduzione della velocità e della disattivazione del pilota automatico,  gli strumenti di bordo hanno cominciato ad emettere dati illeggibili ed incoerenti, soprattutto con riguardo alla rilevazione della velocità stessa. Le difficoltà sono state accentuate dal buio (erano poco dopo le due di notte).

Secondo una perizia giudiziale, inoltre,  l’equipaggio non aveva ricevuto un addestramento adeguato per fronteggiare una simile evenienza.

Com’è noto, la Magistratura ha messo sotto processo per omicidio colposo Airbus ed Air France.

Fonti:  Quattro minuti in picchiata verso la morte di Alberto Mattioli, corrispondente da Parigi (La Stampa del 28-05-2011); Tre minuti e mezzo in picchiata Così morirono sul volo Rio-Parigi di Francesca Pierantozzi  (Il Messaggero del 28-05-2011).

Di Mauro Panzera

Nato nel 1963 a Lecce, la città dove tuttora risiede. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1986, si è successivamente specializzato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma nel 1989. Ha preso quindi servizio come funzionario direttivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e quindi della Provincia di Lecce ; attualmente è il Responsabile del Centro per l’Impiego di Lecce. Attirato fin da giovanissimo dalle tematiche del mistero, è entrato a far parte del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) come Collaboratore, quindi come Socio , come Probiviro e poi come Coordinatore Regionale per la Puglia. E’ inoltre Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”oltre che componente della Direzione Scientifica del Comitato Studi Abductions(C.S.A.)del C.U.N. Collabora con le riviste UFO MAGAZINE, ARCHEOMISTERI e FILO DIRETTO,.. Nel 2004 ha scritto, assieme a Gaetano Anaclerio (l’attuale Responsabile Provinciale del C.U.N. di Bari), la monografia IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IN UFOLOGIA, pubblicata in proprio presso il Centro Stampa IL PAPPAGALLO di Firenze. E’ inoltre coautore del libri UFO IN ITALIA 1977-1980 LA GRANDE ONDATA, Corrado Tedeschi Editore, Firenze 2007 (assieme a Solas Boncompagni, Franco Mari, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini), e UFO IN ITALIA 1981-2000 IL SECOLO SI CHIUDE, stampato in digitale il 20/10/2012 da Professional DTP Venanzoni srl – . Ha operato (ed opera) come Inquirente nell’ambito della Puglia, della Basilicata e della Calabria.Ha collaborato attivamente ad alcuni progetti di "ufologia sperimentale" ("Experiment 7" e "Project Endworld").

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