Un’iniziativa sconfinante nella fantascienza sta sviluppandosi alla base aerea di Galatina (LE), sede del 61° stormo dell’Aeronautica Militare italiana. Si tratta del più che avveniristico progetto Brainshield, attraverso il quale il cervello comunica direttamente al computer la percezione del rischio e dell’errore umano. Un’ulteriore prova di distinzione del genio italiano. Ma come funziona? Ce lo spiega il colonnello medico Roberto Isabella, coordinatore militare del progetto. Il “pilota telepatico” (chiamiamolo così) sotto il casco di volo indossa una cuffia munita di elettrodi che sono collegati al cuoio capelluto. Sul simulatore, il pilota si trova così a dover gestire una serie di imprevisti (anche caratterizzati ovviamente da una certa dose di rischio) durante lo svolgimento della missione di routine. Cosi’, determinati segnali corticali cerebrali ad alta risoluzione spazio-temporale vengono registrati. I vantaggi? Essenzialmente un’ottimizzazione dei carichi di lavoro mentali. Sarebbe cioè possibile prevenire situazioni di “saturazione attentiva del pilota”, gestendola riducendo il rischio (pensiamo alle fasi di difesa aerea). Ma anche una facilitazione delle varie complesse operazioni di controllo del velivolo in aviazione civile, le quali richiedono la presenza di più di un pilota. Per dovere di cronaca, va evidenziato che il sito di Galatina ospita la fase conclusiva dell’iter di addestramento degli allievi dell’Aeronautica Militare. Nei tempi a venire, presso la base sarà realizzato il centro di addestramento basico europeo.
Fonte: Nasce a Galatina il pilota telepatico di Gaetano Campione (La Gazzetta del Mezzogiorno del 19-02-2011).