La CIA ha finalmente ammesso l’esistenza della famosa Area 51 al tempo stesso deludendo gli ufologi, decretando l’inesistenza di ospiti alieni e/o dischi volanti all’interno della struttura, ubicata in una vasta area dello Stato del Nevada, vicino al deserto di Mojave (in particolare, nella zona di Groom Lake, un lago prosciugato a 130 chilometri a NO di Las Vegas). I documenti ufficiali del Governo americano, finalmente pubblicati a seguito della richiesta di un ricercatore, infatti, attesterebbero esclusivamente l’utilizzo della base per esigenze inerenti il programma degli aerei-spia, da cui sono derivati successivamente i droni.
Il fatto trae spunto dall’interesse per l’argomento di Jeffrey Richardson, studioso del National Security Archive presso la George Washington University, il quale già nel 2005 chiese i documenti della CIA sul programma degli aerei-spia U2, ricevendone una versione censurata. A seguito di una nuova richiesta dello studioso, stavolta il Governo americano ha risposto nei termini di cui si parla in quest’articolo. Volendo ripercorrerne le vicende, nell’area in questione fu aperto un piccolo aeroporto dell’Air Force durante la Seconda Guerra Mondiale, il quale fu pressocchè sconosciuto fino al 1955, anno in cui il Presidente Eisenhower decise di attivare il centro per effettuare i test nei confronti degli aerei-spia, aventi un compito ben preciso contro l’URSS ed i Paesi del blocco comunista. Fu così che la base, ulteriormente allargata, fini’ per ospitare il programma dell’aereo-spia U2 Lockheed. Avendo riscontrato positivamente gli obiettivi posti dal Governo, l’Area 51 fu successivamente utilizzata per ospitare programmi successivi (l’A12 Oxcart ed il D-21 Tagboard, drone ante litteram divenuto strategico dopo la cattura da parte dei sovietici dell’U2 pilotato da F. Gary Powers). Va anche detto che il luogo serviva pure per studiare gli aerei catturati al nemico (come il Mig-21 del capitano iracheno Munir Redfa, fuggito in Israele nel 1966). Nel 1977 la base ospito’ il programma dell’aereo “invisibile” F-117 Nighthawk. Ed ancora, pensiamo al rapidissimo Blackbird ed ai successivi droni (come Il Sentinel).
E’ un dato di fatto che attorno all’Area 51 si fosse alimentata la misteriosa “leggenda” che al suo interno sarebbero stati ospitati velivoli alieni ed anche corpi di extraterrestri. Se ed in che misura le Istituzioni governative abbiano sviluppato il “Mito degli UFO” per tenere lontana da sguardi indiscreti un’attività che per motivi di sicurezza doveva necessariamente essere effettuata “dietro le quinte”, non è dato saperlo. E’ sicuro però che il tema è stato ampiamente trattato dai mass-media (pensiamo solo al film Independence Day, ambientato in parte proprio nell’Area 51). Inoltre la località in questione è stata oggetto di ripetuti interessi in merito a vicende difficilmente verificabili (pensiamo a Bob Lazar) oppure bizzarre (la tesi della Jacobsen sui legami tra Stalin ed il Dottor Mengele).
Fonti: ”Nessun Ufo, solo aerei spia”, Crolla la leggenda dell’Area 51 di Paolo Mastrolilli (La Stampa del 17/08/2013); La Cia ammette:”L’Area 51 esiste, ma non nasconde Ufo” di Guido Olimpio (Corriere della Sera del 17/08/2013).