Finalmente, il 26 novembre scorso, è stata lanciata da Cape Canaveral (Florida) la missione MSL (Mars Science Laboratory), che nell’agosto 2012 porterà il rover Curiosity sulla superficie marziana. Troverà quindi un giusto coronamento l’aspirazione dell’Uomo a cercare forme di vita al di fuori della Terra, microrganismi sia del passato che eventualmente viventi.
Si tratta del più grande sforzo mai tentato dalla NASA sul Pianeta Rosso, dal momento che il costo si aggira sui 2,5 miliardi di dollari. Il rover Curiosity pesa 9 quintali, compresi gli 80 chilogrammi di strumenti scientifici, ed è lungo tre metri (tanto per azzardare un paragone, Spirit ed Opportunity avevano la lunghezza di un metro e mezzo); munito di sei ruote, il nuovo rover “punterà” le rocce marziane con un laser, riducendole ad un getto di gas, il cui spettro sarà analizzato da ChemCam, il laboratorio del veicolo. Analisi più dettagliate saranno in grado di studiare l’ambiente, al fine di verificare se la zona esplorata sia (o sia stata) in grado di ospitare forme di vita microscopiche. Nello specifico, sarà ricercata la presenza di molecole di carbonio, i “mattoni chimici” della vita.
Una curiosità (è proprio il caso di dirlo). A bordo del razzo si trova anche un chip contenente il Codice di Volo e l’autoritratto di Leonardo. E, a conferma di come la scienza e la tecnologia pugliesi siano perfettamente in grado di stare al passo con questi avanzati progressi, non si può sottacere il fatto che la “Sitael“, un’azienda di Modugno (BA), ha realizzato il circuito integrato che consentirà a Curiosity di accertare la presenza di forme di vita passate e presenti.
Fonti: L’eccellenza pugliese sbarca sul Pianeta Rosso (La Gazzetta del Mezzogiorno del 25/11/2011); La NASA ritorna su Marte (Il Sole 24 Ore del 27/11/2011); Il robot che cerca la vita su Marte di Giovanni Caprara (Corriere della Sera del 27/11/2011); Leonardo da Vinci in un chip sta volando verso Marte di Gianni Restico (La Gazzetta del Mezzogiorno del 27/11/2011).