A quanto pare, sarebbe stato un asteroide a causare la distruzione di Sodoma e Gomorra, le città maledette della Bibbia vicine al Mar Morto che secondo la Genesi sarebbero state punite da Dio per gli eccessi sessuali dei loro abitanti con una “pioggia di fuoco”. Com’è noto, l’unico a salvarsi sarebbe stato Lot con le sue figlie, avvertito prematuramente da due Angeli che egli avrebbe difeso dai suoi concittadini, i quali avrebbero voluto abusarne (la stessa moglie di Lot, che durante la fuga si era voltata a guardare indietro nonostante il divieto divino, sarebbe stata trasformata in una statua di sale).
Decisamente diversa la spiegazione fornita dai due scienziati inglesi Alan Bond (membro di un centro ricerche di Abingdon) e Mark Hempsell (dell’Università di Bristol), i quali hanno pubblicato il libro “A sumerian observation of the Kofels’s impact event“. Decrittando la copia risalente al 700 a.C. di una tavoletta sumera, gli studiosi sono quindi riusciti a ricostruire i cieli del mondo così come li aveva visti un astronomo sumero nella notte del 29 giugno 3123 a.C., poco prima dell’alba, allorquando un enorme oggetto luminoso (presumibilmente un asteroide) attraversò l’atmosfera da Est ad Ovest a velocità elevatissima.
L’oggetto aveva come direzione Kofels, una località austriaca dove una montagna fu distrutta dall’impatto con un meteorite, com’è noto. L’asteroide, dopo essersi disintegrato sul territorio dell’attuale Austria, sprigionò una palla di fuoco di 800 milioni di tonnellate che distrusse la montagna. Si sarebbe formato quindi un enorme pennacchio di fuoco che dopo esser risalito a 900 chilometri di altezza avrebbe effettuato il percorso a ritroso per poi rientrare in atmosfera sull’Egitto, facendo così cadere su Sodoma e Gomorra il potenziale esplosivo equivalente a quattro bombe atomiche ad altissima potenza.
Non tutta la comunità scientifica accetta la versione dei fatti fornita dai due scienziati britannici.

Fonte: Sodoma distrutta da un asteroide di Mario Baudino (La Stampa del 28-03-2011).

Di Mauro Panzera

Nato nel 1963 a Lecce, la città dove tuttora risiede. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1986, si è successivamente specializzato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma nel 1989. Ha preso quindi servizio come funzionario direttivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e quindi della Provincia di Lecce ; attualmente è il Responsabile del Centro per l’Impiego di Lecce. Attirato fin da giovanissimo dalle tematiche del mistero, è entrato a far parte del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) come Collaboratore, quindi come Socio , come Probiviro e poi come Coordinatore Regionale per la Puglia. E’ inoltre Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”oltre che componente della Direzione Scientifica del Comitato Studi Abductions(C.S.A.)del C.U.N. Collabora con le riviste UFO MAGAZINE, ARCHEOMISTERI e FILO DIRETTO,.. Nel 2004 ha scritto, assieme a Gaetano Anaclerio (l’attuale Responsabile Provinciale del C.U.N. di Bari), la monografia IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IN UFOLOGIA, pubblicata in proprio presso il Centro Stampa IL PAPPAGALLO di Firenze. E’ inoltre coautore del libri UFO IN ITALIA 1977-1980 LA GRANDE ONDATA, Corrado Tedeschi Editore, Firenze 2007 (assieme a Solas Boncompagni, Franco Mari, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini), e UFO IN ITALIA 1981-2000 IL SECOLO SI CHIUDE, stampato in digitale il 20/10/2012 da Professional DTP Venanzoni srl – . Ha operato (ed opera) come Inquirente nell’ambito della Puglia, della Basilicata e della Calabria.Ha collaborato attivamente ad alcuni progetti di "ufologia sperimentale" ("Experiment 7" e "Project Endworld").

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