Come tutti gli organi di stampa hanno segnalato, venerdì 15 febbraio scorso, alle nove e venti del mattino (ora locale), un meteorite di almeno 10 tonnellate si è schiantato nella zona di Chelyabinsk (1500 km a Est di Mosca) e di altre cinque città, negli Urali russi. La notizia, corredata dall’informazione sui 1.200 feriti, ha ben presto fatto il giro del mondo, alimentando argomentazioni di vario genere (non escludendo quelle di rilevanza ufologica, apocalittica, “paranormale” e cospirazionista).
Veniamo ai fatti. Secondo l’agenzia spaziale russa Roscomos, il meteorite (che sarebbe più appropriato definire “bolide” viste le dimensioni) viaggiava ad una velocità di 30 chilometri al secondo. L’Accademia russa delle Scienze ha stimato che l’oggetto potesse pesare all’incirca 10 tonnellate, e che sia esploso a 30-35 chilometri da terra; lo stesso Istituto ha stimato una velocità di 54.000 chilometri orari (108.000, secondo altri scienziati) . La traiettoria lasciava in cielo delle scie di colore giallo e bianco. Mentre si avvicinava alla superficie terrestre, il bolide è esploso nove volte. Dopo l’esplosione, avvenuta alle ore 9,20 del mattino (ora locale), l’oggetto ha proseguito in frantumi la sua corsa, arrivando ad illuminare Ekaterinburg, come se fosse giorno. Per citare alcune testimonianze del posto, dapprima si è vista una luce come se fosse stato giorno, e successivamente una palla di fuoco è transitata sull’orizzonte, lasciando una scia di fumo e poi, dopo pochi minuti, è arrivato il tuono. Più di mille persone sono state portate in ospedale, a causa delle numerose ferite riportate dall’onda d’urto, arrivata dopo 2 minuti e 15 secondi. 204 scolari, che erano in classe, sono stati portati al pronto soccorso. Gli effetti sul posto sono stati in generale devastanti (vetri in frantumi lanciati all’interno delle abitazioni, telefoni cellulari impazziti, allarmi che suonavano incessantemente). Alcuni frammenti dell’oggetto sono stati rinvenuti in un lago ed è stato trovato un cratere largo sei metri. Le autorita’ della regione russa di Chelyabinsk hanno fatto una stima dei danni complessivi causati dal meteorite, pari a circa un miliardo di rubli (piu’ di 22 milioni di euro), con circa 100.000 case danneggiate. Secondo gli scienziati della NASA, l’ingresso in atmosfera del bolide avrebbe sprigionato un’energia circa 30 volte superiore a quella della bomba atomica sganciata dagli Americani nel 1945 su Hiroshima, in Giappone.
Va precisato che l’evento pare sia del tutto casuale rispetto alla traiettoria dell’atteso asteroide 2012 Da14, di 45 metri di diametro, che ha “sfiorato” la Terra lo stesso 15 febbraio, puntualmente come previsto alle ore 20,40 (ora italiana), ad una distanza record di appena 27.700 chilometri che, cioè, pur trovandosi molto al di fuori dell’atmosfera terrestre, è pur sempre all’interno della fascia in cui transitano i satelliti geostazionari, a 35.800 chilometri dal nostro Pianeta. L’evento è stato fotografato a livello locale da Fernando De Ronzo, Presidente del Gruppo Astrofili Salentini.
L’impatto del bolide sul suolo russo ha causato reazioni e commenti svariati. Naturalmente, non sono mancati i paragoni con il famoso evento di Tunguska, in Siberia, dove nel 1908 si schianto’ un oggetto (meteorite) a cinque-dieci chilometri dal suolo, bruciando 80 milioni di alberi e causando un boato che fu udito a mille chilometri di distanza. Vladimir Putin ha lamentato la circostanza che i sistemi russi di allerta non abbiano rilevato il meteorite. Vladimir Zhirinovsky, leader dell’ultra-nazionalista Partito Liberaldemocratico, ha affermato con convinzione che l’oggetto del 15 febbraio non sarebbe stato un meteorite, bensì un test militare degli USA. Oksana Trufanova (attivista per i diritti umani) ha dichiarato di essere incline a pensare che dietro la vicenda possa esserci “qualche attività dei militari”. Il capo dell’Istituto di Astronomia russo, Oleg Malkov, ha candidamente ammesso che noi non abbiamo alcun tipo di informazione in merito al 90% degli oggetti spaziali che possono minacciare il nostro Pianeta. Quanto al leader russo Medvedev, ha semplicemente detto che il bolide in questione “è la prova che non solo l’economia è vulnerabile, ma l’intero pianeta…”; proprio lui che appena nel dicembre scorso era stato testimone di un singolare “fuori onda” presso una Tv russa , in occasione del quale aveva rilasciato alcune strane dichiarazioni sulla presenza degli Alieni nel nostro Pianeta.
Fenomeni simili si sono peraltro verificati in altre parti del mondo. Nel corso della stessa settimana (la notte di mercoledì) un oggetto misterioso è stato avvistato a Cuba, a Cienfuegos: esso è esploso nel cielo, provocando una luce fortissima e facendo tremare le case. Secondo gli esperti del posto si sarebbe trattato di frammenti di pietre e metalli entrati ad altissima velocità nella nostra atmosfera. Il giorno 16 qualcosa del genere è stato visto in California.
Né va sottaciuto il fatto che la zona dell’impatto, quella parte degli Urali attorno a Chelyabinsk, non è affatto nuova a tradizioni e leggende soprannaturali, tanto da essere conosciuta come la la “Zona M”, la zona anomala degli Urali, la quale da tantissimo tempo subisce gli effetti di un ricco bombardamento meteoritico. Cominciamo col dire che Chelyabinsk fino al 1992 è stata interdetta agli stranieri, a causa delle sue installazioni militari e dei centri chimici e nucleari. Sul Web circolano strani filmati di potenziali navicelle spaziali, assai somiglianti ai frammenti di meteoriti. Si parla anche di oggetti volanti che, inabissandosi, avrebbero provocato onde altissime. Né mancano voci inerenti attività di ipotetici extraterrestri che avrebbero causato l’orrenda morte di alcuni sciatori negli Anni Cinquanta, o la scomparsa di un aereo nel 2010. L’anno scorso, inoltre, il Sindaco della cittadina di Molijebka ha addirittura sostituito – a quanto si dice, a scopi turistici – la statua di Lenin con un monumento agli Ufo. E non è tutto. Come testimoniano i due ricercatori Paul Stonehill e Philip Mantle in un loro celebre opera sulla casistica ufologica nell’ex URSS, un ruolo di non poco conto per quanto concerne le vicende del paranormale spetta ai Monti Urali e, nello specifico, proprio alla regione di Chelyabinsk, dove si è materialmente verificato l’impatto. Secondo i due ufologi, nel 1996 nella regione in esame fu scoperto un “messaggero” di una civilta’ altamente specializzata di Alfa Centauri: l’esserino aveva la testa a forma di casco spaziale, ed un produttore giapponese, Diguci Masao, si interessò alla vicenda, pur non riuscendo a cavare un ragno dal buco. Tamara Prosfirina, che avrebbe incontrato l’esserino (chiamato “Alyosha“) camminando nel bosco durante una tormenta, fu ricoverata in un ospedale psichiatrico, dove morì in circostanze poco chiare. Non si sa dove si trovi tuttora la creatura, definita anche “mummia”. Però il giornale Pravda.ru pubblicò un articolo sull’argomento il 12 ottobre 2002. Fatto sta che si sarebbe addirittura sollevato un dibattito in merito all’opportunità se “Alyosha” dovesse rimanere in patria o potesse essere ceduto agli stranieri. Naturalmente furono avanzate ipotesi convenzionali, secondo cui si sarebbe trattato di un bambino molto piccolo nato morto (così si espresse una degli specialisti dell’Istituto di Antropologia); fu anche ventilata la possibilità che l’intera vicenda fosse da ricondurre alla fuga radioattiva dovuta ad un incidente verificatosi a Kyshtym il 29 settembre 1957.
Naturale poi che in tutta questa vicenda vi sia spazio anche per implicazioni mistico-apocalittiche e comunque religiose, le quali tuttavia, a parere di chi scrive, potrebbero aver beneficiato della gigantesca eco mediatica dovuta alla notizia di pochi giorni prima relativamente all’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, contestualmente alle quali tutto il mondo ha visto un fulmine colpire la cupola di San Pietro in Vaticano, con un’immagine a grande impatto emotivo. Il noto critico americano Harold Bloom ha evidenziato il fascino che da sempre i corpi celesti esercitano nel nostro immaginario, il quale spesso li associa a segni divini, soprattutto in determinate circostanze. Molto significativa una lettera di Suor Melania (la bambina che avrebbe avvistato la Vergine a La Salette e che si trasferì successivamente in Puglia); il documento è stato pubblicato nel 1879 con l’avallo del Vescovo di Lecce e parla di “fulmini che cadranno sulla Chiesa di Roma”; in altri passaggi vengono menzionate anche le palle di fuoco che sarebbero precipitate dal cielo in Terra. Padre Sergej Sekston ha ipotizzato che Dio voglia mandarci un segno.
I video: Meteorite Crash Hits Russia
Fonti: Esplode meteorite, 1.200 feriti di Lucia Sgueglia e I meteoriti e il papa di Nicola Giampaolo (La Gazzetta del Mezzogiorno del 16/02/2013); Meteorite esplode sugli Urali di R. Es. (Il Sole 24 Ore del 16/02/2013); Asteroide esplode in cielo Un’onda d’urto da atomica di Fabrizio Dragosei (Corriere della Sera del 16/02/2013); Pioggia di meteoriti sulla Russia, boati, pietre di fuoco e terrore mille feriti tra la gente in fuga del corrispondente Nicola Lombardozzi e Aerei spariti e strani incendi la maledizione della “Zona M” del corrispondente n.l. (La Repubblica del 16/02/2013); Un meteorite spaventa la Russia “La fine del mondo” di Anna Zafesova, E alle 20,30 l’asteroide Da14 sfiorò il Pianeta di Fra.Sem e “Nell’immaginario restano segni divini” dell’inviato a New York Paolo Mastrolilli (La Stampa del 16/02/2013); Cade dal cielo una pioggia di meteoriti terrore in Russia di Valentina Arcovio (Il Messaggero del 16/02/2013); Pericolo stelle cadenti di Anna Guaita (Il Messaggero del 17/02/2013); Il meteorite negli Urali Danni a 100.000 case di E.St. (La Stampa del 17/02/2013); Nel cielo stellato, ecco l’asteroide di Donato Nuzzaci (Nuovo Quotidiano di Puglia del 17/02/2013); Nella citta’ sfregiata dal meteorite “I militari non ci hanno protetto” di Fabrizio Dragosei (Corriere della Sera del 17/02/2013); Esplosione dell’asteroide (Corriere della Sera del 18/02/2013); Expediente Soviet Ufo di Philip Mantle e Paul Stonehill, Edizione Nowtilus a.2010 (edizione spagnola).