Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha elevato una polemica abbastanza singolare. Ha infatti accusato i Paesi europei di provocare volontariamente la siccità ai danni del suo Paese, impedendo alle nuvole che portano pioggia di raggiungere l’Iran. Ha anche preannunciato vere e proprie azioni legali, in attesa che scoppi la prossima guerra, che secondo il Capo di Stato sarà quella dell’acqua.
Ma come ha potuto sorgere una protesta così originale? In realtà, durante l’inaugurazione di una diga, Ahmadinejad ha dichiarato che questo preteso e bizzarro “complotto occidentale” sarebbe stato individuato grazie ad alcuni rapporti sul clima – la cui autenticità sarebbe peraltro stata verificata – secondo i quali i Paesi europei avrebbero beneficiato di alcuni macchinari che avrebbero provocato la caduta della pioggia sulle loro terre, arrecando in compenso la siccità nell’area geografica che comprende l’Iran.
A dire il vero questo non è il solo argomento “sopra le righe” che in questi giorni stia coinvolgendo l’Iran, dove peraltro è in corso un’agguerrita lotta politica che ha visto numerose accuse di stregoneria da parte degli elementi più tradizionalisti che si ispirano ai principii khomeinisti. Il tutto inoltre avviene in un contesto politico teso, che vede accentuarsi il contrasto tra l’Unione Europea e l’Iran a causa del contenzioso nucleare.
Fonti: “Ladri di nuvole” Ahmadinejad accusa l’Occidente di Cecilia Zecchinelli (Corriere della Sera del 22/05/2011); L’ultima folle accusa da Teheran “L’Europa ci sta rubando la pioggia” (La Gazzetta del Mezzogiorno del 22/05/2011); Ahmadinejad “L’Europa ci ruba la pioggia”di P.Dm. (La Stampa del 22/05/2011).