La sonda Dawn, costruita dalla NASA con il contributo delle Agenzie Spaziali italiana (ASI) e tedesca (DLR), ha finalmente potuto realizzare una mappa dell’asteroide Vesta, la quale consentirà di cartografarne la superficie. Ciò sarà fatto grazie ai dati raccolti da Dawn, che nel luglio scorso è entrata così, configurandosi come il primo veicolo spaziale umano, nell’orbita di uno dei corpi celesti appartenenti alla Fascia Principale degli Asteroidi .
Fino ad ora sono state possibili, come si è detto, la creazione di una mappa globale e la scelta di un meridiano, quale punto di riferimento per la realizzazione di una successiva griglia topografica della superficie dell’asteroide.
Com’è noto, Vesta ha una struttura primordiale che in un miliardo di anni quasi non è cambiata.
Fonti: Viaggio sul pianeta che non c’è di Mario Di Martino, Osservatorio Pino Torinese – INAF (La Stampa del 16/11/2011).