La vita sulla Terra potrebbe essersi sviluppata grazie alla bassa velocità di movimento dei frammenti ospitanti microrganismi viventi, la quale avrebbe di molto facilitato la cattura delle suddette rocce grazie alla forza gravitazionale del nostro sistema planetario. Queste le intriganti conclusioni presentate in occasione del recente Congresso europeo di Scienza planetaria, tenutosi a Madrid.

Lo studio in questione, realizzato da un gruppo di astrofisici delle Università statunitensi di Princeton e dell’Arizona, oltre che del Centro spagnolo di Astrobiologia, si fonda su una solida argomentazione, secondo cui le rocce  (ospitanti microrganismi), proiettate all’esterno da un sistema planetario alcune centinaia di milioni di anni fa , hanno viaggiato nello spazio a velocità assai differenziate. Circa l’uno per mille dei suddetti frammenti in particolare avrebbe viaggiato a velocità molto modesta, con una conseguente probabilità molto elevata di essere catturato da un Sistema vicino (il nostro, per l’appunto).  Per l’esattezza, la scienziata del team Renu Malhotra, titolare della cattedra di Scienze planetarie e presidente del Programma di Astrofisica teorica all’Università dell’Arizona, ha rilevato come per una roccia a velocità bassa (100 m. al secondo più o meno) la probabilità di cattura è all’incirca un miliardo di volte superiore a quella di una roccia procedente ad alta o media velocità.

Fino ad ora, l’ipotesi della disseminazione diffusa nello spazio di rocce contenenti spore di vita, la cosiddetta litopanspermia, è stata contestata duramente, ma, come ha fatto notare la Prof.ssa Malhotra, le suddette critiche si fondavano sull’assunzione dell’ipotesi che i frammenti di roccia in questione si muovessero nello spazio a velocità piuttosto elevata.

 

Fonti: Lo studio sulle origini della vita “Arrivò sulla Terra dallo spazio” di Massimo Piattelli Palmarini (Corriere della Sera del 3/10/2012).

Di Mauro Panzera

Nato nel 1963 a Lecce, la città dove tuttora risiede. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1986, si è successivamente specializzato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma nel 1989. Ha preso quindi servizio come funzionario direttivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e quindi della Provincia di Lecce ; attualmente è il Responsabile del Centro per l’Impiego di Lecce. Attirato fin da giovanissimo dalle tematiche del mistero, è entrato a far parte del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) come Collaboratore, quindi come Socio , come Probiviro e poi come Coordinatore Regionale per la Puglia. E’ inoltre Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”oltre che componente della Direzione Scientifica del Comitato Studi Abductions(C.S.A.)del C.U.N. Collabora con le riviste UFO MAGAZINE, ARCHEOMISTERI e FILO DIRETTO,.. Nel 2004 ha scritto, assieme a Gaetano Anaclerio (l’attuale Responsabile Provinciale del C.U.N. di Bari), la monografia IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IN UFOLOGIA, pubblicata in proprio presso il Centro Stampa IL PAPPAGALLO di Firenze. E’ inoltre coautore del libri UFO IN ITALIA 1977-1980 LA GRANDE ONDATA, Corrado Tedeschi Editore, Firenze 2007 (assieme a Solas Boncompagni, Franco Mari, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini), e UFO IN ITALIA 1981-2000 IL SECOLO SI CHIUDE, stampato in digitale il 20/10/2012 da Professional DTP Venanzoni srl – . Ha operato (ed opera) come Inquirente nell’ambito della Puglia, della Basilicata e della Calabria.Ha collaborato attivamente ad alcuni progetti di "ufologia sperimentale" ("Experiment 7" e "Project Endworld").

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