Il Canada offre da sempre, agli appassionati di ufologia, tanti spunti interessanti di discussione. Ed essendo la nazione occidentale più vicina agli Stati Uniti d’America, non poteva che essere così.
Spesso è succube dello stesso alone di segretezza quasi maniacale che pervade i “cuginastri” statunitensi, non fosse altro per tenerli buoni e cari dovendoci convivere quotidianamente.
Se i rapporti a livello sociale tra le due nazioni non sono del tutto idilliaci (“troppo ignoranti” dicono i canadesi degli statunitensi; “soffrono di un senso d’inferiorità” rispondono gli yankees, tanto per riassumere in due righe i comportamenti da cuginetti rivali), quelli a livello politico-militare devono per forza combaciare, guerre a parte.
Non dimentichiamo, ad esempio, che entrambi i Paesi sono uniti nella reciproca difesa aerea dei propri cieli con il NORAD (North American Aerospace Defense Command) che, citando testualmente da Wikipedia, “fornisce un quadro di insieme sulla situazione (natura, posizione, direzione e velocità) di ogni aviogetto oppure oggetto spaziale nell’ambito aerospaziale del Nord America, organizzando il controllo e la sorveglianza sul comportamento di ogni oggetto o veicolo che esca dai canoni (rotte, altezze, “corridoi di discesa” verso l’aeroporto, ecc.) stabiliti per l’aviazione commerciale, civile e militare”. E dal 2006 gestisce anche il controllo delle coste marittime.
Nello stesso tempo, però, sia il governo che il popolo canadese non sono così restii a parlare di UFO. Certo, quello degli oggetti volanti non identificati non è un argomento da bar (d’altronde non lo è da nessuna parte), ma quando viene affrontato lo si fa prevalentemente in maniera approfondita. E cosa più importante, depurato da quelle scorie di sensazionalismo prettamente di natura statunitense.
Dunque, vivere in Canada, ti dà l’opportunità di poter attingere facilmente a quel calderone di notizie statunitensi che racchiudono, è vero, falsi clamorosi, ma anche casi che fanno la storia dell’ufologia.
Ed infine, anche il Canada stesso offre abbondante materiale, come è stato in passato con il caso Guardian, il Project Magnet, il crash (o splash) di Shag Harbour, gli interventi politici come nel caso del crash di Corona o le dichiarazioni dell’ex ministro della Difesa Paul Hellyer. Per non dimenticare, poi, grandi ufologi canadesi come il Dott. Stanton Friedman e Chris Rutkowski.
Insomma, in questa sezione mi trasformerò nella vostra lente d’ingrandimento per il mondo ufologico d’oltreoceano.
E se per Ray Bradbury, le sue, erano “Cronache marziane”, beh io mi accontenterò delle mie “Cronache nordamericane”.