Il fenomeno delle “voci” interiori ascoltate dai bambini è decisamente più diffuso di quanto si possa pensare, ma si farebbe un grave errore a cercare di spiegarlo esclusivamente ipotizzando la presenza di malattie mentali. Spesso vi è una componente positiva che rassicura i piccoli. A quest’affascinante argomento è stato dedicato un convegno internazionale tenutosi a Savona nei primi di settembre di quest’anno.
Il nostro pensiero va subito a Giovanna d’Arco o al piccolo Danny, il protagonista di Shining (il capolavoro del regista S. Kubrick). Ma la casistica sull’argomento è molto varia. C’è la ragazza con il doppio dono, che le consente cioè sia di sentire che di vedere la creatura che le parla (in questo caso, da bambina vedeva un uomo minuscolo alto pochi centimetri, che in seguito è cresciuto). C’è la psicologa studiosa della materia, la quale ascoltava le voci da piccola. Vi è il bimbo che parla del nonno defunto che ogni sera gli rimboccava amorevolmente le coperte.
L’olandese Sandra Escher mette in guardia contro la pericolosa tendenza a tirare subito in causa la malattia mentale e a mettere inutilmente sotto stress i bimbi interessati. Secondo alcune ricerche, del resto, la percentuale di piccoli che vivono queste singolari esperienze è pari addirittura al 9%. Le voci comunque spariscono nella maggioranza dei casi (entro tre anni, nel 60% del campione della ricerca). La studiosa ritiene che i bambini in certi casi possano affrontare le voci, rifiutandosi di abbandonarle se percepite come buone. Sì, perchè i bimbi non “sentono” queste voci soltanto come cattive e minacciose: alcune voci infatti vengono viste come buone, e costituiscono pertanto una sorta di autodifesa a tutela dei bambini, i quali peraltro, e questo è un particolare importante, sono sicuri che non sia la propria voce quella che parla nelle loro teste.
Ma da dove provengono le voci in questione? Secondo le descrizioni dei piccoli, dai luoghi più svariati (un computer, la TV, un pupazzo di peluche, la finestra, un muro). E chi le pronuncia? Stando a quanto dicono i bimbi, a parlare può essere una varietà di soggetti (un parente, un fantasma, un alieno). Un motivo in più pertanto affinchè il problema continui ad essere studiato seriamente e professionalmente, come fanno alcuni ufologi .
Fonti: Amiche o minacciose Quelle strane voci che sentono i bambini di Erika Dellacasa (Corriere della Sera del 3/09/2011).