Mancano ormai pochi giorni all’alba del 6 agosto, per l’esattezza le 7,31, l’ora prevista per lo sbarco sulla superficie marziana del robot Curiosity, che andrà alla ricerca di acqua e tracce di vita. Prosegue così l’incessante corsa dell’Uomo allo studio sistematico del Pianeta Rosso.

Costato ben 2 miliardi di euro e pesante 900 chili con sofisticate batterie al plutonio (e 10 strumenti scientifici a bordo), il rover della Nasa atterrerà in un cratere marziano e sarà in grado di percorrere 200 metri al giorno, grazie all’utilizzo di sei ruote (il nostro robot è lungo tre metri e largo 2,8). Ma dopo aver sperimentato modalità e condizioni di viaggio estremamente difficili, anzi le più ostiche mai affrontate fino ad ora. Tant’è vero che c’è chi parla già di sette minuti di terrore, evidentemente strizzando l’occhio ad un certo filone cinematografico hollywoodiano.  Ma come avverrà lo sbarco? Presto detto.  Una volta entrato a 130 chilometri di altezza nell’atmosfera del Pianeta Rosso, il modulo, aiutato dalla rarefazione dell’atmosfera e da un apposito scudo termico, dovrà rallentare di ventimila chilometri all’ora. Successivamente, un paracadute di nylon si aprirà a 1500 chilometri all’ora, sopportando un peso di 65mila tonnellate.  Quindi, ad un chilometro e mezzo di altitudine, vi sarà l’accensione dei razzi incaricati di diminuire la velocità (da 288 a 2 chilometri all’ora), ed il nostro modulo depositerà delicatamente al suolo Curiosity, taglierà le corde s e andrà via. In definitiva, dopo l’impatto con l’atmosfera marziana, in soli sette minuti  si potrà rallentare e poggiarsi al suolo.  Il robottino ha un microchip con la scansione di due capolavori di Leonardo (il Codice del volo e l’Autoritratto), che potranno essere ammirati da un eventuale marziano intelligente.

Una volta su Marte, Curiosity cercherà l’acqua e le eventuali tracce di vita. Il cratere scelto per l’atterraggio, Gale,  presenta le caratteristiche di un fondale levigato e potrebbe aver ospitato un lago miliardi di anni fa.  Il robottino risalirà il Monte Sharp. La missione durerà ufficialmente 23 mesi, ma non è affatto escluso che possa durare più a lungo, come è già accaduto in passato.

Fonti: Arriva su Marte il robot dei record “Vogliamo capire se la vità è nata qui” di Elena Dusi (La Repubblica del 31-07-2012); Terra-Marte in 7 minuti di paura di Marco Magrini (Il Sole 24 Ore del 29-07-2012).

Di Mauro Panzera

Nato nel 1963 a Lecce, la città dove tuttora risiede. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1986, si è successivamente specializzato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma nel 1989. Ha preso quindi servizio come funzionario direttivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e quindi della Provincia di Lecce ; attualmente è il Responsabile del Centro per l’Impiego di Lecce. Attirato fin da giovanissimo dalle tematiche del mistero, è entrato a far parte del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) come Collaboratore, quindi come Socio , come Probiviro e poi come Coordinatore Regionale per la Puglia. E’ inoltre Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”oltre che componente della Direzione Scientifica del Comitato Studi Abductions(C.S.A.)del C.U.N. Collabora con le riviste UFO MAGAZINE, ARCHEOMISTERI e FILO DIRETTO,.. Nel 2004 ha scritto, assieme a Gaetano Anaclerio (l’attuale Responsabile Provinciale del C.U.N. di Bari), la monografia IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IN UFOLOGIA, pubblicata in proprio presso il Centro Stampa IL PAPPAGALLO di Firenze. E’ inoltre coautore del libri UFO IN ITALIA 1977-1980 LA GRANDE ONDATA, Corrado Tedeschi Editore, Firenze 2007 (assieme a Solas Boncompagni, Franco Mari, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini), e UFO IN ITALIA 1981-2000 IL SECOLO SI CHIUDE, stampato in digitale il 20/10/2012 da Professional DTP Venanzoni srl – . Ha operato (ed opera) come Inquirente nell’ambito della Puglia, della Basilicata e della Calabria.Ha collaborato attivamente ad alcuni progetti di "ufologia sperimentale" ("Experiment 7" e "Project Endworld").

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