La più grande riserva d’acqua di tutto l’Universo è stata individuata da due gruppi di astronomi europei ed americani, i quali stavano studiando il quasar APM 08279 + 5255. E così, molto lontano dai confini della Via Lattea, e per l’esattezza a circa 12 miliardi di anni luce, è stata scoperta una quantità d’acqua che è 140 miliardi di miliardi di volte superiore a tutto il prezioso liquido presente sul nostro Pianeta (tra oceani e mari); o, se si vuole usare un altro termine di paragone, stiamo parlando di una massa che è centomila volte superiore a quella del Sole.

Anche se in passato erano già stati scoperti fenomeni del genere (pensiamo ad esempio anche al ghiaccio presente nella Via Lattea), la vicenda ha tratto spunto nel 2008, allorquando alcuni astronomi europei, mentre esaminavano il quasar in questione utilizzando l’interferometro del Plateau de Bure delle Alpi francesi, avevano rilevato una notevole variazione di frequenza indicativa di una grande quantità d’acqua. A questo punto, gli studiosi del Caltech californiano  hanno utilizzato il grande telescopio Mauna Kea delle Isole Hawaii, per avere la conferma definitiva della clamorosa scoperta, grazie alla potenza del più grande spettrografo mai costruito dall’uomo.

Si è così potuto scoprire che l’acqua ha assunto una sorta di forma di anello di vapore, con una temperatura che è cinque volte più elevata dell’atrmosfera terrestre, per un’estensione pari a centinaia di anni luce. Ma la scoperta veramente sensazionale è che la massa acquea in questione si trova vicino ad un buco nero, che è grande venti miliardi di volte il Sole ed è circondato da un anello di gas e polveri. Come ha commentato Matt Bradford del Caltech e del Jet Propulsion Laboratory della NASA:

ciò che vediamo è la prova più eclatante di come la presenza dell’acqua sia pervasiva nell’universo sin dalle prime epoche della sua formazione: l’acqua è davvero dappertutto.

Fonti : La riserva d’acqua più grande accanto a un buco nero di Giovanni Caprara  (Corriere della Sera del 24-07-2011).

Di Mauro Panzera

Nato nel 1963 a Lecce, la città dove tuttora risiede. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1986, si è successivamente specializzato presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma nel 1989. Ha preso quindi servizio come funzionario direttivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e quindi della Provincia di Lecce ; attualmente è il Responsabile del Centro per l’Impiego di Lecce. Attirato fin da giovanissimo dalle tematiche del mistero, è entrato a far parte del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.) come Collaboratore, quindi come Socio , come Probiviro e poi come Coordinatore Regionale per la Puglia. E’ inoltre Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”oltre che componente della Direzione Scientifica del Comitato Studi Abductions(C.S.A.)del C.U.N. Collabora con le riviste UFO MAGAZINE, ARCHEOMISTERI e FILO DIRETTO,.. Nel 2004 ha scritto, assieme a Gaetano Anaclerio (l’attuale Responsabile Provinciale del C.U.N. di Bari), la monografia IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IN UFOLOGIA, pubblicata in proprio presso il Centro Stampa IL PAPPAGALLO di Firenze. E’ inoltre coautore del libri UFO IN ITALIA 1977-1980 LA GRANDE ONDATA, Corrado Tedeschi Editore, Firenze 2007 (assieme a Solas Boncompagni, Franco Mari, Franco Marcucci, Lucio Artori ed Enrico Baccarini), e UFO IN ITALIA 1981-2000 IL SECOLO SI CHIUDE, stampato in digitale il 20/10/2012 da Professional DTP Venanzoni srl – . Ha operato (ed opera) come Inquirente nell’ambito della Puglia, della Basilicata e della Calabria.Ha collaborato attivamente ad alcuni progetti di "ufologia sperimentale" ("Experiment 7" e "Project Endworld").

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