La più grande riserva d’acqua di tutto l’Universo è stata individuata da due gruppi di astronomi europei ed americani, i quali stavano studiando il quasar APM 08279 + 5255. E così, molto lontano dai confini della Via Lattea, e per l’esattezza a circa 12 miliardi di anni luce, è stata scoperta una quantità d’acqua che è 140 miliardi di miliardi di volte superiore a tutto il prezioso liquido presente sul nostro Pianeta (tra oceani e mari); o, se si vuole usare un altro termine di paragone, stiamo parlando di una massa che è centomila volte superiore a quella del Sole.
Anche se in passato erano già stati scoperti fenomeni del genere (pensiamo ad esempio anche al ghiaccio presente nella Via Lattea), la vicenda ha tratto spunto nel 2008, allorquando alcuni astronomi europei, mentre esaminavano il quasar in questione utilizzando l’interferometro del Plateau de Bure delle Alpi francesi, avevano rilevato una notevole variazione di frequenza indicativa di una grande quantità d’acqua. A questo punto, gli studiosi del Caltech californiano hanno utilizzato il grande telescopio Mauna Kea delle Isole Hawaii, per avere la conferma definitiva della clamorosa scoperta, grazie alla potenza del più grande spettrografo mai costruito dall’uomo.
Si è così potuto scoprire che l’acqua ha assunto una sorta di forma di anello di vapore, con una temperatura che è cinque volte più elevata dell’atrmosfera terrestre, per un’estensione pari a centinaia di anni luce. Ma la scoperta veramente sensazionale è che la massa acquea in questione si trova vicino ad un buco nero, che è grande venti miliardi di volte il Sole ed è circondato da un anello di gas e polveri. Come ha commentato Matt Bradford del Caltech e del Jet Propulsion Laboratory della NASA:
ciò che vediamo è la prova più eclatante di come la presenza dell’acqua sia pervasiva nell’universo sin dalle prime epoche della sua formazione: l’acqua è davvero dappertutto.
Fonti : La riserva d’acqua più grande accanto a un buco nero di Giovanni Caprara (Corriere della Sera del 24-07-2011).