Come sappiamo, nella nostra società contemporanea grande è il potere dei Mass-Media – oltre che naturalmente delle Istituzioni – di incidere, anche profondamente, nella vita e nelle scelte della gente comune. Ciò è tanto più vero quando si ha a che fare con argomenti scomodi e sfuggenti come gli UFO. L’ufologo professionale ed il semplice curioso devono pertanto continuamente confrontarsi (e/o scontrarsi) con una varietà ampia e consolidata di comportamenti differenziati, che vanno dalla piena collaborazione ed al disinteresse fino alla copertura e alla disinformazione. Né si deve pensare che a questa logica sfuggano contesti autorevoli come addirittura le Nazioni Unite. La recente querelle sulla presunta istituzione dell’”Agenzia sugli Alieni “sembra presentare alcune di queste caratteristiche. Vediamo perché.
Qualche giorno fa, il TG3 ed alcuni quotidiani italiani avevano dato la notizia secondo cui l’astrofisica malese Mazlan Othman era stata posta dal Segretario Generale dell’ONU a capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio Extra Atmosferico (UNOOSA), un’Agenzia viennese con compiti di supervisionare e finanziare i progetti nazionali finalizzati alla creazione di uno specifico programma spaziale. In particolare, alcuni quotidiani britannici avevano anticipato le conclusioni della scienziata ai delegati di una conferenza alla Royal Society, secondo cui la scoperta dei Pianeti extrasolari avrebbe notevolmente accresciuto la possibilità della scoperta di una vita extraterrestre, ipotesi quest’ultima che avrebbe richiesto una risposta adeguata (così il Corriere della Sera del 28-09-10). Ancora più esplicitamente, La Stampa dello stesso giorno ha riportato un commento della stessa astrofisica, la quale, convinta dell’imminenza dell’incontro con gli Extraterrestri oltre che della natura pacifica di questi ultimi (a differenza di Stephen Hawking), sarebbe da tempo all’opera per redigere un vero e proprio “piano di accoglienza” degli Alieni da approvare con una specifica risoluzione del Palazzo di Vetro; il quotidiano torinese aveva peraltro inquadrato la vicenda all’interno di un più generale contesto di apertura da parte delle Istituzioni (citando ad esempio le recenti dichiarazioni dell’ex Ministro canadese Paul Hellyer secondo cui il Piano Spaziale degli USA avrebbe avuto lo scopo recondito di monitorare il fenomeno UFO). Addirittura, La Gazzetta del Mezzogiorno del 28-09-10 ha evidenziato l’opinione del Prof.Richard Crowther (esperto britannico in diritto spaziale) secondo cui la suddetta astrofisica malese sarebbe “…la persona più adatta se un alieno dovesse chiedere di portarlo dal nostro leader…”.
Finalmente – a questo punto – qualcuno avrà ritenuto che non vi potessero essere più dubbi sulla serietà della questione ufologica, se quest’ultima veniva una volta per tutte accostata ai temi meno “scomodi” dell’esobiologia e dell’astrobiologia,e soprattutto se un contesto autorevole come l’ONU era intervenuto sulla materia. Ma quel qualcuno si sarà dovuto ben presto ricredere.
Prontamente, è arrivata l’apparente smentita. Diciamo “apparente” perchè, come cercherò di illustrare, questa vicenda sembra essere dotata di solidi ingredienti da far pensare ad un colossale scoop mediatico-comunicativo. Salvo dover ipotizzare una vera e propria boutade, forse riconducibile ad ambienti Istituzionali e/o di Intelligence. Fatto sta che sul Sole 24 Ore del 29-09-10, Christian Rocca, nel suo articolo “Bufale spaziali a Palazzo di vetro” ha stigmatizzato il fatto che alcuni quotidiani britannici ed italiani – con l’autorevole eccezione dello stesso quotidiano economico-finanziario milanese – avessero informato i lettori dell’avvenuta istituzione da parte dell’ONU di un’Autorità incaricata di intrattenere relazioni diplomatiche con gli Alieni. Il Sole 24 Ore ha poi evidenziato come la stessa scienziata malese M.Othman avesse chiarito l’equivoco spiegando che il suo compito consiste “semplicemente” nell’osservare gli oggetti spaziali che orbitano intorno alla Terra, anticipando i relativi problemi per il nostro Pianeta.
Tutto chiarito? Non ci pare. Infatti, la smentita dell’astrofisica riportata nel Sole 24 Ore sembra attribuire alla scienziata stessa una competenza piuttosto generica . Per “oggetti spaziali che orbitano intorno alla Terra” gli addetti ai lavori intendono tutto e niente, dai fenomeni naturali come bolidi e meteore ai satelliti artificiali, dagli Iridium flares alla cosiddetta “spazzatura spaziale”, e certamente non possono escludersi a priori eventuali velivoli di ipotetiche civiltà extraterrestri. Non sarebbe assolutamente la prima volta che in austeri contesti governativi l’interesse di determinati organi verso argomenti “scomodi” viene opportunamente celato all’interno dell’attribuzione di competenze decisamente ortodosse e tranquillizzanti. La scelta delle Istituzioni di fornire una spiegazione di certe cose in termini affatto generici è dovuta sia alla presenza nel nostro Occidente di un’opinione pubblica matura e colta (che non può essere addomesticata semplicemente negando certe situazioni), sia al fatto che gli Stati – anche le democrazie più avanzate – devono confrontarsi con un elettorato estremamente vario ed eterogeneo, che si presume non abbia lo stesso punto di vista su come investire le risorse della collettività; ecco perchè, ad esempio, piuttosto che parlare di UFO o addirittura di Extraterrestri, appare più prudente per certi ambienti riferirsi semplicemente e genericamente ad “oggetti spaziali”. Un esempio particolarmente illuminante ci viene dalla Francia, dove nel 1977, all’interno dell’Ente pubblico scientifico CNES (Centro Nazionale di Studi Spaziali) fu costituito il GEPAN, poi divcnuto SEPRA (Servizio di Analisi dei Fenomeni di Rientro Atmosferico), per essere infine ribattezzato Geipan; la particolare attenzione riservata al concetto di “rientro atmosferico” – implicante un interesse nei confronti non solo degli UFO ma di vari fenomeni, come i razzi vettori, la spazzatura spaziale, ecc…- sembra rendere molto bene il concetto. Del resto, che l’intera questione possa presentare alcuni degli aspetti di uno scoop è stato ampiamente argomentato da un recente comunicato della Presidenza del Centro Ufologico Nazionale (C.U.N.), il quale ha puntato l’attenzione sul fatto che nella sostanza è passata sotto silenzio una notizia ben più eclatante acquisita da Internet, riguardo una conferenza stampa tenutasi negli USA nel settembre scorso, la quale ha visto la partecipazione di numerosi ex ufficiali statunitensi e britannici interessati ad eventuali collegamenti tra gli UFO ed i siti nucleari. Non sembra ininfluente citare anche il curioso particolare di una conferenza del 4-5 ottobre scorso presso la Kavli Royal Society International Centre, dal titolo “Verso un’agenda scientifica e sociale sulla vita extraterrestre” con quattro specifiche tematiche in materia di rapporti fra ONU e Alieni (dal punto di vista politico, scientifico, comunicativo e sociologico).
A dimostrazione di quanto la materia sia intricata e sfuggente, su Il Messaggero del 15-10-2010 un articolo ha evidenziato come, lo stesso giorno dell’avvistamento di tre luci misteriose su New York (“palloni”, secondo un frettoloso giudizio della Federal Aviation Administration), la Dott.a M.Othman , se da un lato ha voluto scongiurare azzardate “fughe in avanti” (chiarendo di non essere stata nominata Ambasciatrice per gli Alieni), dall’altro non ha negato l’esistenza di forme di vita extraterrestri, le quali però dovrebbero plausibilmente assumere le caratteristiche di batteri o microrganismi. Decisamente interessante sembra l’enfasi posta dalla scienziata sul fatto che, qualora arrivassero davvero gli Alieni, lei stessa insisterebbe affinchè i Governi svolgano i relativi compiti garantendo la massima trasparenza nei confronti dei cittadini. Un colpo al cerchio ed uno alla botte, quindi?
Quanto al presunto “pacifismo” degli Alieni, che, come abbiamo visto, è stato ipotizzato dalla Dott.a M.Othman, è naturalmente lecito non lasciare nulla di scontato. D’altro canto, se viceversa gli Alieni dovessero essere davvero così cattivi, non è detto che per noi questo possa rappresentare necessariamente un problema. Come ha brillantemente commentato tutta questa vicenda Sebastiano Vassalli sulle pagine del Corriere della Sera, la scoperta di un nemico comune farebbe maturare l’Umanità, facendole magari accantonare qualcuna delle piccole e delle grandi meschinità che le sono familiari. Se è vero che la verità sta nel mezzo, sarebbe auspicabile – come conclude mirabilmente il giornalista – che, a nostra stessa garanzia, gli Alieni siano un pò pasticcioni, esattamente come noi.
Mauro Panzera
Consigliere Nazionale del Movimento Culturale Umanistico e dell’Associazione “Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno UFO”
Coordinatore della Commissione Nazionale per gli Aspetti Giuridici e Coordinatore Regionale per la Puglia del CUN
BIBLIOGRAFIA
– http://www.ufonline.it/2010/09/26/onu-nomina-ambasciatore-
per-il-contatto-con-gli-alieni/
– La Gazzetta del Mezzogiorno del 28-09-10 (Se arrivano gli
Alieni c’è chi parlerà con loro di Enzo Verrengia)
– Corriere della Sera del 28-09-10 (ONU, un ambasciatore per
ricevere gli alieni... di Alessandra Farkas)
– La Stampa del 28-09-10 (L’ONU nomina l’ambasciatrice per
accogliere gli alieni di Maurizio Molinari)
– Il Sole 24 Ore del 29-09-10 (Bufale spaziali a Palazzo di
vetro di Christian Rocca)
– http://www.centroufologiconazionale.net/news/new.htm
– UFO in Italia La grande ondata nel periodo 1973-1976 di Solas
Boncompagni, Franco Mari, Selene Ballerini, Lucio Artori ed
Enrico Baccarini, Corrado Tedeschi Editore, a.2005
– UFO in Italia 1977-1980 La grande ondata di Solas
Boncompagni, Franco Mari, Mauro Panzera, Franco Marcucci,
Lucio Artori ed Enrico Baccarini, Corrado Tedeschi Editore, a.
2007
– Corriere della Sera del 9-10-10 (Ci salveranno gli alieni di
Sebastiano Vassalli)
– Il Messaggero del 15-10-10 (Se dovessero arrivare gli alieni
vi terremo informati di Anna Guaita).