“Taken” si è così conclusa sul piccolo schermo, ed una prima riflessione si impone a tutti (ufologi, operatori di massmediae gente comune). Steven Spielberg, da quel Maestro che è, ha saputo rendere appetibili al semplice telespettatore le tematiche – estremamente complesse ed inquietanti – proprie delle abductions (i presunti rapimenti alieni).
La rivelazione finale della serie consiste dunque nel fatto che gli extraterrestri, originariamente attratti dal nostro pianeta per motivi di studio, successivamente avrebbero dovuto rilevare la propria carenza in materia di quelle emozioni e sentimenti “umani”che invece fa la nostra forza . Ciò, da un lato, configura una continuità ideale con i precedenti capolavori cinematografici dello stesso regista (“Incontri ravvicinati del terzo tipo” ed “ET”) finalizzati all’affermazione del principio che molto probabilmente l’Uomo non è solo nell’Universo ; dall’altro, individua un contesto ed uno scenario estremamente coerente con i postulati della letteratura ufologica degli ultimi anni. Pur tra le prospettive diverse con cui gli esperti hanno guardato al tema delle abductions (da quella positiva e rassicurante di W.Strieber a quella terrorizzante di B.Hopkins e di D.Jacobs), e considerando la quasi totale mancanza di certezze sull’argomento, nondimeno la dottrina degli ultimi anni ha saputo concentrare la propria attenzione su alcuni punti-cardine del fenomeno (la percezione dell’Altro come di un’entità estranea ed invasiva, la realtà fisica degli impianti rilevati all’interno dei corpi dei presunti rapiti, il collegamento quasi sistematico con l’avvistamento di UFO ). Tutte argomentazioni presenti anche nella trama di “Taken”. Davvero encomiabile , a parere di chi scrive, lo sforzo concettuale con cui il regista ha saputo recepire gli spunti della dottrina ufologica . Tra i fatti reali presentati nella serie, non possiamo non notare : l’accenno ai foo-fighters della Seconda Guerra Mondiale ; la sequenza cronologica con cui l’Aeronautica Militare USA presentò pubblicamente l’affaire di Roswell (prima un disco volante, poi un pallone aerostatico) ; il collegamento alla vicenda dei coniugi Betty e Barney Hill (presunti rapiti nei primi Anni Sessanta) ; un accenno , all’inizio di una puntata, al tema dei cerchi nel grano (argomento sfortunatamente non sviluppato) ; il riferimento alla possibilità di interazione fisica tra gli alieni ed il disco volante al fine di realizzare tipologie eccezionali di energia motrice, esattamente come ipotizzato dal Col.P.Corso relativamente ad una particolare razza di alieni, i cosiddetti “Grigi” ; il fatto che una delle località dove si ambientava la serie fosse la cittadina di Lubbock, nel Texas (dove negli Anni Cinquanta furono osservate delle luci anomale nel cielo, le cosiddette “luci di Lubbock”). Tra i “grandi assenti” nella trama di “Taken”, per quanto concerne i singoli spezzoni del panorama ufologico americano , le Mutilazioni Animali Misteriose (MAM) o il famoso “uomo-falena” del West Virginia del 1966 (che ispirò il film “The Mothman Profecies” con Richard Gere).
Un discorso a parte merita l’Area 51 nel Nevada, la località dove secondo alcuni il Governo degli Stati Uniti studierebbe in gran segreto la tecnologia aliena operando un processo di retroingegneria di cui si sarebbero avvantaggiate le industrie americane dopo la Seconda Guerra Mondiale. La serie televisiva presenta questo luogo come l’unica sede istituzionalmente preposta da Washington ad occuparsi di questi problemi (è evidente l’impatto che l’Area 51 ormai esercita a livello mediatico, anche al di fuori della ristretta comunità degli ufologi) ; di questo evidentemente si è tenuto conto, allorquando una delle puntate ha riguardato il trasferimento dal Nevada nel Maine delle persone e delle attrezzature per lo studio degli UFO, consapevolmente alla circostanza che l’Area 51 sarebbe diventata in futuro una sorta di “specchietto per le allodole”che avrebbe consentito agli esperti governativi di continuare ad occuparsi del problema altrove ed indisturbati. Inoltre, il peso attribuito dalla serie all’ Area 51 ha fatto sì che la trama di “Taken” praticamente non esaminasse il peso avuto da quei contesti che negli USA realmente studiarono il problema degli UFO nel Secondo Dopoguerra (le varie iniziative istituzionali poi confluite nel “Project Blue Book”, il “Rapporto Condon” per l’analisi sistematica del problema , la cui realizzazione fu commissionata dal Governo americano all’Università di Boulder, nel Colorado). In definitiva , all’interno della trama della serie si può dire che manchi quel “filone cospirazionista” che invece caratterizzò le vicende di “X-Files” e soprattutto di “Dark Skies” ; ma forse è proprio questo che ce la fa apprezzare, nel senso che “Taken” sembra privilegiare il tema della ricerca pura in uno scenario che vede alla fine le due razze impegnate in un costruttivo confronto, indipendentemente dagli effetti che possono derivare da certe affermazioni di contorno (peraltro, spesso non verificate) che hanno sovente impedito lo sviluppo di un dibattito serio e costruttivo.
Lecce, 06 luglio 2004