Non è vero che i neutrini sono più veloci della luce. Si è trattato di un abbaglio dovuto alle modalità con le quali era stato avvitato il cavo a fibre ottiche che collegava il ricevitore Gps al computer individuato per calcolare il tempo utilizzato dalle particelle in questione per spostarsi dal Cern di Ginevra al Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso in Abruzzo. Per il resto, il clamore mediatico ha evidentemente offuscato le ragioni richiedenti una verifica dei risultati raggiunti dall’esperimento.
Le cose sono andate così. Com’è noto, l’annuncio fatto al mondo dal team di “Opera” (il progetto coordinato dallo scienziato italiano Antonio Ereditato) il 23 settembre scorso aveva evidenziato la clamorosa scoperta secondo cui i neutrini risultavano più veloci di 60 nanosecondi – sessanta miliardesimi di secondo – rispetto al limite reputato invalicabile della velocità della luce. Si ritenne che fosse stata stravolta la stessa teoria di A. Einstein, e che si sarebbero poste le basi per legittimare una serie di paradossi inspiegabili, come ad esempio l’effetto che precede la causa, oppure la notizia che arriva prima dell’evento. Alcuni scienziati invece rifiutarono di associarsi all’euforia generale, reputando (a ragione, evidentemente) che fossero necessari ulteriori controlli. E così si è scoperto che in un pezzetto di fibra ottica la luce non viaggiava alla velocità che le è propria (sia perchè non era nel vuoto, sia a causa di processi di rifrazione), bensì più lentamente: ciò aveva causato l’illusione che i neutrini viaggiassero più velocemente della luce.
Va assolutamente precisato, come sottolinea Enrico Predazzi, che da tutto questo discorso la fisica italiana non ne esce in alcun modo ridimensionata. Sia per aver posto il problema della velocità dei neutrini, e sia per aver dimostrato indubbie caratteristiche di serietà.
Fonti: Se i neutrini rallentano la ricerca non perde di Enrico Predazzi dell’Università di Torino (La Stampa del 29/02/2012); I neutrini non sono più veloci della luce: “rivincita” di Einstein (La Gazzetta del Mezzogiorno del 23/02/2012); Rivincita di Einstein: i neutrini non sono più veloci della luce di Piero Bianucci (La Stampa del 23/02/2012); I neutrini superveloci sono un abbaglio di Massimo Di Forti (Il Messaggero del 23/02/2012) .