«Ufo a Rivello» esbarcano gli esperti.

di PINO PERCIANTE Gli ufologi credono a Giuseppe Noia. La notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio nel cielo tra Lagonegro e Rivello, potrebbe esserci stata davvero una presenza aliena. Dopo l’articolo apparso sulla Gazzetta il 4 gennaio scorso, a Lagonegro sono arrivati tre componenti del Centro ufologico nazionale (Cun). Si tratta di Giovanni Nicoletti, Gaetano Anaclerio e Gianvito Magistà componenti il gruppo inquirente, come lo definiscono loro stessi, del Cun di Puglia e Basilicata. 

«Da una prima anche se sommaria indagine – hanno detto i tre ufologi dopo aver sentito il testimone dell’avvistamento – quella sera il signor Noia potrebbe davvero aver visto qualcosa di insolito nel cielo». I tre ufologi convengono sulla possibilità di un oggetto volante non identificato (ufo), ma non sanno dire di che natura, ovvero se quell’oggetto era un velivolo extraterrestre, come nell’immaginario collettivo viene percepito il termine ufo, oppure un fenomeno riconducibile a spiegazioni umane o naturali. 

Quando i tre ufologi incontrano Noia è presente anche il cronista. Inizia il racconto che viene registrato. Noia dice che quella sera si trova a casa dei suoceri per festeggiare l’ultimo dell’anno. Poco dopo la mezzanotte esce per controllare che non ci siano botti inesplosi, data la presenza di bambini. All’improvviso la sua attenzione viene richiamata da una luce nel cielo particolarmente intensa e di grandi dimensioni, superiore a quella delle stelle. Dice che è presente anche il figlio di 11 anni. La luce proviene dalla montagna «Mangarrone », ad un’altezza stimata di 6.000 – 7.000 mila metri. La mezzanotte è passata da circa mezz’ora. «Io e mio figlio abbiamo osservato sulla sommità del monte quella che sembrava una stella, ma molto più luminosa delle altre e di un colore bianco tendente all’arancione». 

Noia dice che la luce non solo era molto luminosa ma anche molto grande, addirittura un quarto del diametro della luna. Per un po’ rimane immobile nel cielo poi comincia a spostarsi verso ovest. «Sono rimasto a guardare con mio figlio, poi ad un certo punto mi sono allontanato per andare a cercare una macchina fotografica, ma al mio ritorno il fenomeno era pressoché scomparso. Mio figlio che, invece, era rimasto lì mi ha raccontato che in quell’intervallo di tempo in cui sono stato assente la luce è sembrata prima avvicinarsi e poi allontanarsi». 

Tra l’altro il figlio, quando la luce sembrava avvicinarsi alla sua posizione, avrebbe distinto una forma ovoidale dell’oggetto nonché una fila di oblò lungo la sua circonferenza. Noia ha consegnato ai tre ufologi anche lo schizzo fatto dal figlio. Poi ha risposto ad un questionario. Quindi ci siamo recati sul luogo del presunto avvistamento. Qui i tre ufologi hanno scattato foto e rilevato anche le coordinate del luogo. Ora tutta la documentazione sarà trasferita alla sede centrale del Cun dove verrà esaminata e valutata dagli esperti nazionali del centro. Secondo la metodologia utilizzata dal Centro ufologico nazionale saranno valutate tutte le possibilità alternative all’ufo: dalla presenza di satelliti artificiali a quella di velivoli sperimentali terrestri, a fenomeni astronomici. Una volta che saranno escluse queste spiegazioni, non rimarrà che quella dell’ufo, di presumibile origine extraterrestre.

Fonte:http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=398592&IDCategoria=12

Di Giovanni Nicoletti

Nato il 5 ottobre a Matera dove vive e lavora come Responsabile di ufficio provinciale della Pubblica Amministrazione. Appassionato da sempre di tematiche ufologiche o attinenti il mistero più in generale, è entrato a far parte del CUN nell’ anno 2000 e dal 2002 ricopre l’incarico di Coordinatore CUN per la Regione Basilicata. Ha all’attivo numerose indagini ufologiche sul campo insieme ai colleghi e amici della limitrofa Ragione Puglia.

Un pensiero su “Ufo a Rivello”
  1. Davvero interessante è credibile.
    Anche se sono scettico sul fatto che presunti extraterrestri possano visitarci visto le distanze quasi insormontabili già dalla stella più vicina a noi.
    Comunque sia
    ho avuto la possibilità di osservare un’oggetto simile con cinque punti luminosi volare a velocità pazzesca senza il ben minimo rumore, osservandolo mi sentivo mancare da strane sensazioni.

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