Il grande scrittore americano Ray Bradbury, autore del romanzo “Cronache Marziane“ ed uno dei Grandi della letteratura fantascientifica mondiale, si è spento il 7 giugno scorso, all’età avanzata di ben 92 anni.
Nato a Waukegan (Illinois) il 20 agosto 1920, aveva imparato da ragazzo ad amare le biblioteche, nelle quali si soffermava per ore a leggere i classici negli anni della Grande Depressione. Di famiglia operaia, comunque non si può dire che Ray fosse cresciuto in un ambiente privo d’interesse ed originalità (una sua antenata, Mary Bradbury, era stata bruciata come strega a Salem nel 1692). Il suo capolavoro, come si è appena detto, è stato il romanzo del 1950 “Cronache Marziane”, una raccolta di novelle ispirate ad una futura colonizzazione del Pianeta Rosso da parte dei Terrestri, in un linguaggio semplice e privo del rigore scientifico di Arthur C. Clarke ed Isaac Asimov (vi è stata la successiva realizzazione di una serie televisiva con Rock Hudson).
E’ stato ricordato recentemente dal Presidente Obama. Come ha scritto Roberto Bertinetti, “la fantascienza era per Bradbury solo un genere utilizzato per dar conto di ciò che il presente cela”.
Il CUN Puglia e Basilicata rende un doveroso omaggio alla figura del grande romanziere.
Fonte: Ray Bradbury, scrivere il futuro per prevenirlo di Enzo Verrengia (La Gazzetta del Mezzogiorno del 7/06/2012); Ray Bradbury maestro di futuro di Gianni Riotta (La Stampa del 7/06/2012); Il marziano delle lettere di Goffredo Fofi (Il Sole 24 Ore del 10/06/2012); Addio a Ray Bradbury, che inventò l’altrove possibile di Roberto Bertinetti (Il Sole 24 Ore del 7/06/2012).