Alcuni lampi di antimateria sono stati rilevati dal telescopio spaziale della NASA “Fermi” al di sopra di una nuvola temporalesca nel Sud dell’Africa. Questa è l’eccezionale scoperta che testimonia quanto possa essere sottile il confine tra scienza e fantascienza, e come tutto ciò possa avvenire molto più vicino a noi di quanto si possa immaginare. E’ veramente un onore che un fenomeno eccezionale di questa portata sia stato notato da una macchina che porta il nome di un Italiano.
Per spiegare con estrema sintesi il modo in cui certi fenomeni vengono generati, c’è da dire soltanto che campi elettrici particolarmente intensi provocano delle vere e proprie valanghe di elettroni, che, con velocità assai vicina a quella della luce, sviluppano raggi gamma, i quali, rompendo i nuclei degli atomi, provocano la nascita di incredibili coppie di elettroni e positroni, ad una tale potenza che i lampi di antimateria, pur essendo nati circa quindici chilometri al di sopra di noi,schizzando oltre l’atmosfera, raggiungono ben presto altitudini così elevate da catturare l’attenzione dei radiotelescopi. Descrivendo nello specifico la singolare vicenda, il telescopio “Fermi” sorvolava l’Egitto a circa 500 chilometri d’altezza, quando ha notato un’anomalia magnetica parecchio più a Sud, nello Zambia; è stato rilevato un brevissimo “flash” che, denotante la scarica di particelle ed antiparticelle, è stato prima deflesso dal campo magnetico terrestre, per poi rimbalzare due volte sul telescopio della NASA. Le caratteristiche dello scontro tra materia ed antimateria sono state appurate dall’esame dell’intensità delle’energia prodotta (pari a 511 mila elettronvolt).
C’è già chi sta preoccupandosi delle probabili interferenze sul traffico aereo, ed alcune simulazioni hanno dimostrato la presenza di circa 500 scariche tra materia ed antimateria al giorno. A breve uscirà un articolo sul Geophysical Research Letter.
Fonte: Sotto le nuvole il temporale e al di sopra l’antimateria di Gabriele Beccaria (La Stampa del 19-01-2011).