Gary MacKinnon, il geniale hacker britannico accusato di aver violato i segreti militari USA, non sarà estradato negli Stati Uniti. Questa decisione del Ministro dell’Interno Theresa May ha finalmente donato la luce ad una famiglia che ormai viveva nell’ansia e nel terrore. Gary infatti soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo che causa un rallentamento dello sviluppo psicomotorio.
Tutto inizio’, com’è noto, nel marzo 2002, allorquando l’uomo, alla ricerca di prove sull’esistenza degli Ufo, passò al setaccio 93 computer, penetrando nell’inviolabile sistema informatico governativo statunitense (che evidentemente tanto inviolabile non era). Da allora Washington ne aveva richiesto l’estradizione, forte di un Trattato firmato tra gli USA ed il Regno Unito dopo il 2001, finalizzato a favorire il passaggio di terroristi tra i due Paesi. In realtà i militanti per i diritti civili hanno stigmatizzato un’eccessiva arrendevolezza di Londra ai voleri di Washington, anche in virtu’ del fatto che gli USA mandano sotto processo uomini e donne per fatti che in Gran Bretagna non comportano alcuna imputazione (il caso Assange è significativo).
Paradossalmente, il Ministro May è stato criticato dal laburista Alan Johnson. Recentemente il Primo Ministro David Cameron aveva chiesto al Presidente Barack Obama di rivedere i termini del Trattato.
Fonte: Londra dice no a Washington L’hacker non sara’ estradato di Andrea Malaguti, corrispondente da Londra (La Stampa del 17/10/2012).