Il pensiero degli astronauti Luca Parmitano e Paolo Nespoli in materia di problematiche extraterrestri. Prudente e tendenzialmente scettico il primo, decisamente aperto e possibilista il secondo, così com’è stato esposto in due recenti interviste.
Luca Parmitano, nato a Paterno’ (Catania) il 27/09/1976, è Maggiore dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’Esa: è stato il primo italiano ad aver trascorso sei mesi nello Spazio, il sesto italiano a recarsi nello Spazio ed il primo astronauta dell’Esa under 40. Alla domanda se avesse mai immaginato di incontrare un extraterrestre, Parmitano ha risposto negativamente ed ha, sì, affermato di non poter escludere che in un pianeta lontanissimo ed irraggiungibile possa esserci “…qualcosa di parallelo a cio’ che noi chiamiamo vita…”. Egli ha pero’ precisato che questo è qualcosa di estraneo alla nostra esperienza, cioe’ al ciclo dell’acqua (ha aggiunto di non credere “…agli omini verdi con le antennine…”).
Paolo Nespoli, classe 1957, è nato a Verano Brianza in Lombardia ed è Maggiore della Riserva dell’Esercito; ha ottenuto il Bachelor of Science in Aerospace Engineering a New York ed il Master of Science in Aeronautics and Astronautics nel 1989 al Politecnico di New York.
Assunto all’Esa, è rimasto per sei mesi alla Stazione Spaziale Internazionale. Nespoli, pur avendo precisato di non aver mai visto cose strane o sentito segnali, ha precisato di credere agli extraterrestri, Secondo l’ufficiale, infatti, per formarsi un’approssimativa idea sul numero di pianeti nell’Universo bisognerebbe riuscire a contare i granellini di sabbia di tutte le spiagge della Terra (a questo punto, secondo l’astronauta sarebbe impossibile che in questi spazi infiniti non vi siano forme di vita). Il vero problema sarebbe rappresentato dalle distanze.
Fonti: Visti da lassu’ non siamo cosi’ male di Simonetta Fiori (v.La Repubblica del 15/06/2014); Da astronauta dico. Gli alieni esistono di Pierluigi Bonora (v. il Giornale del 26/06/2014).