Il nuovo Governo egiziano, guidato da Essam Sharaf, ha licenziato domenica scorsa il famoso archeologo Zahi Awass dal proprio incarico di Ministro delle Antichità (quest”ultimo è il più famoso egittologo del mondo). Il fatto è avvenuto nell”ambito del rimpasto voluto dal Premier per dare un segnale positivo alla gente che ha manifestato accusando le Autorità militari di aver già tradito la rivoluzione del febbraio scorso.
Varie le ragioni potenzialmente collegate alla scelta di revocare l”incarico ad Awass, prontamente sostituito con il restauratore di opere d”arte Abdel Fattah el-Banna, il quale aveva precedentemente organizzato le numerose proteste degli archeologi contro Zahi, che oltretutto ha addirittura rischiato il linciaggio da parte della folla inferocita mentre cercava di fuggire. In primo luogo, non gli si è perdonato il fatto di essere stato un uomo dell”ex Premier Mubarak. Poi casino online Zahi, persona antipatica a molti, aveva un”esclusiva con il National Geographic per la non modica somma di 200.000 dollari all”anno per le notizie in anteprima (e questo è un particolare che risalta parecchio in un Paese a basso reddito pro capite come l”Egitto). Zahi aveva anche lanciato una linea di cappelli fedora alla Indiana Jones.
Notoriamente il CUN non si occupa di politica, e non entreremo nei dettagli. Ci auguriamo soltanto che il popolo egiziano riesca ad incamminarsi definitivamente sulla strada della democrazia.
Fonti : Hawass, la caduta dell”ultimo faraone di Paolo Mastrolilli, inviato a New York (La Stampa del 19-07-2011); Transizione lenta nell”Egitto senza Faraone di Ugo Tramballi (Il Sole 24 Ore del 20-07-2011).