La sonda statunitense della NASA Dawn ha recentemente raggiunto l’asteroide Vesta, dopo un viaggio di 2,7 miliardi di km percorsi in quasi quattro anni. Inizia così un ciclo di studi ed osservazioni sui piccoli corpi celesti orbitanti nella Fascia degli Asteroidi tra Giove e Marte; il lavoro di analisi terminerà nel luglio 2012. Successivamente si passerà allo studio di Cerere, un pianeta nano (un collega di Plutone, dunque).
Dawn fu lanciata da Cape Canaveral il 27 settembre 2007, munita di tre motori a ioni. Essendo stata impostata affinchè si avvicinasse a Vesta con un lento moto a spirale fino ad una distanza minima di 200 km, la sonda sarà “catturata” dalla gravità dell’asteroide il prossimo 16 luglio, a circa 16.000 km. dalla superficie di quest’ultimo. Il moto a spirale sarà sfruttato anche nella fase successiva per il previsto raggiungimento di Cerere nel 2015. Il notevole contributo italiano è stato garantito dall’Inaf e dalla Selex Galileo, che hanno progettato e costruito un sofisticato spettrometro ad immagine per la mappatura della superficie, funzionale nel visibile e nell’infrarosso: stiamo parlando del Vir-Ms (Visibile-Infrared Mapping Spectrometer).
Vesta, scoperto nel 1807 dall’astronomo tedesco Heinrich Olbers, ha un diametro di oltre 500 km ed una massa che costituisce il 12% di quella di tutti i piccoli corpi celesti della Fascia Principale degli Asteroidi; la sua superficie, costituita principalmente da basalti, presenta anche una certa quantità di elementi radioattivi, ed, essendo praticamente rimasta la stessa per quattro miliardi di anni, è per certi versi considerata misteriosa ed intrigante dalla comunità scientifica. Quanto a Cerere, è un ex asteroide successivamente “promosso” a pianeta nano, visto che presenta 1000 km. di diametro.
Fonti : L’asteroide delle nostra storia di Mario Di Martino, Osservatorio Pino Torinese – Inaf (La Stampa del 13-07-2011).